Chiacchiere, crostoli, frappe, sfrappole, grostoi, fiocchetti… Un dolce dai mille nomi e dalle mille varianti senza il quale a casa mia e a casa di molti non è Carnevale. C’è chi le frigge e chi le cuoce al forno, chi le fa a strisce e chi le arrotola, chi le decora lo zucchero, chi col miele, chi con il cioccolato… Le varianti sono moltissime e tutte sicuramente meriterebbero attenzione ma per me esiste solo una ricetta, alla quale sono legata da bellissimi ricordi d’infanzia e di martedì grassi che più grassi non si può in cui la mamma mi mandava a scuola con un vassoio ricolmo da condividere coi compagni di classe. I pomeriggi in cucina a preparare le sfrappole (per me il nome “bolognese” ha sempre vinto su tutti) sono da anni e anni un rituale familiare irrinunciabile, di quelli che rientrano al 100% nello stile e nel mood “mysoulkitchen”, quella cucina dell’anima che appaga pancia e cuore.
INGREDIENTI (per c.a. 4 persone)
- 2 hg di farina 00
- 2 uovo
- 2 cucchiai di zucchero a velo vanigliato
- 2 cucchiai scarsi di aceto di vino
- 2 cucchiai di olio di semi
- 2 cucchiai di cognac, grappa o liquore all’anice
- olio di semi di arachidi
PROCEDIMENTO
Impastate tutti gli ingredienti in una ciotola o su una spianatoia fino ad ottenere un composto morbido, omogeneo ed elastico.
Lasciatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora coprendolo con la pellicola.
Tirate la pasta molto sottile col mattarello e ricavate dei rettangoli di circa 4 cm di larghezza e 10/12 di lunghezza.
In una padella scaldate l’olio di semi e friggete le sfrappole poche per volta arrotolamdo la pasta aiutandovi con una forchetta. Quando saranno ben dorate scolatele con una schiumarola, riponetele sulla carta assorbente e servitele con un’abbondante spolverata di zucchero a velo.
PREPARAZIONE: 60 minuti – COTTURA: 15/20 minuti – DIFFICOLTÀ: bassa