UNA VACANZA DAVVERO “COOL”

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Quest’estate, decidendo di sacrificare la mia indole “marinara” che mi vorrebbe stesa al sole 365 giorni all’anno, ho scelto di sfuggire all’afa padana dirigendomi al nord, alla scoperta di Copenhagen e Stoccolma. Peccato che il meteo non sia stato per nulla clemente condannandomi a 8 giorni su 10 di pioggia, vento, e dire fresco sarebbe un eufemismo…

Scoprire locali all’insegna del gusto è stata la mia grossa grassa consolazione: i sapori nordici mi hanno davvero conquistata e di sicuro mi rimarranno cari a lungo, dove cari è riferito anche al costo…  Sì, perché se decidete di concedervi una vacanza in terre scandinave dovrete mettere da parte un certo gruzzoletto per assicurarvi di poterla assaporare a 360°.

Per ciascuna delle due capitali vi presento la top five del mio food tour, per il quale devo ringraziare i preziosi consigli dei miei host airbnb, la lonely planet, e talvolta il mio istinto, che spesso si è rivelato la miglior guida.

COPENHAGEN

anatra1. THE OLIVE KITCHEN

Su consiglio di un’amica che c’era stata qualche mese prima ho prenotato per tempo. Un locale elegante e accogliente dove mi ha colpito non solo la qualità del cibo (ho gustato un’incredibile coscia d’anatra laccata al miele con verdure croccanti) ma anche e soprattutto la simpatia e cordialità dei camerieri. Oltre a illustrare dettagliatamente i piatti ordinati, si sono lasciati andare a un “oh wow, fantastic!” quando ho detto che ero italiana e vivevo a Modena a 200 metri dal nuovo chef n.1. Mr. Massimo Bottura. Un argomento, quello dell’alta cucina, che li tocca molto da vicino visto che René Redzepi, chef del “bistellato” NOMA, è stato per anni in vetta alla classifica dei World’s 50 Best Restaurants.

salmone-ol-and-brod2. ØL & BRØD

Un locale intimo, da non più di una ventina di posti e altamente suggerito per una cenetta coi fiocchi a Vesterbro, quartiere modaiolo a ovest della città. “Pane e Birra”, questo il nome di un ristorante dove potrete accompagnare i piatti a ottime birre artigianali del microbirrificio “errante” Mikkeller, fondato nel 2006 da un duo di birrai danesi senza sede, che creano le loro birre in birrifici diversi sparsi per il mondo. Qui mi sono gustata un ottimo salmone marinato con ravanelli, crema di rafano e pane di segale croccante. Per concludere un porridge di rabarbaro e, vista la vastissima selezione di acquaviti, potevo non farmi un digestivo danese doc?

img_20160814_114244brunch-dac3. DAC

Viaggiando con un compagno architetto non poteva certo mancare una visita al Dansk Arkitekture Centre, situato nell’elegante quartiere affacciato sul porto che ospita anche il NOMA. Qui, nel caffè panoramico al primo piano, mi sono concessa il tipico brunch danese a regola d’arte con prezzo fisso “all you can eat”… e quand’ è così io non ho ritegno. Sarà che era domenica ed era l’ultimo giorno in città, sarà che per qualche ora il sole ha fatto capolino illuminandomi l’umore, questo posto mi ha regalato emozioni per cui può godersi un meritato terzo posto.

smorrebrodok4. TORVEHALLERNE.

In classifica non poteva mancare  il gigantesco mercato coperto della città, un vero proprio paradiso per tutti i foodlovers, un luogo incantato dove poter ammirare e acquistare verdure, formaggi, liquori, carne, pesce di produzione locale. La cosa più bella è che molte delle prelibatezze presenti nella bancarelle si possono gustare sul posto. È qui che ho mangiato i migliori smørrebrød, i sandwich aperti tipici della cucina danese. Su una base di pane di segale imburrato vengono impilati svariati ingredienti: aringhe, salmone, salsicce, uova, cetrioli, ribes, formaggi e chi più ne ha più ne metta. Sono piccole opere d’arte culinaria, talmente belli e colorati da sembrare quasi finti. Troppo buoni per resistergli.

meyers5. MEYERS BAGERY

A Nyhavn, il quartiere più caratteristico della città con le tipiche casette colorate affacciate sul canale, potete imbattervi in questa piccolissima panetteria che utilizza solo farine di produzione propria e con le quali dà vita a innumerevoli delizie da forno. Una sosta consigliatissima per una breve colazione. Il locale non ha posti a sedere all’interno ma se siete fortunati potete accomodarvi in uno dei due piccoli tavolini all’aperto e godervi cappuccino e pasta mentre vi acculturate un po’ leggendo (o per quanto mi riguarda guardando, visto che il danese ancora non l’ho imparato) il libro che illustra le prelibatezze dello chef Claus Meyers, proprietario della panetteria, rappresentante della cucina scandinava moderna nonché socio fondatore del Noma.

papiroenMerita sicuramente un posto nella mia classifica il COPENHAGEN STREET FOOD, il grande mercato dedicato al cibo di strada situato nell’area di PAPIRØEN, gigantesco complesso affacciato sul porto e anticamente utilizzato per lo stoccaggio della carta. Per qualsiasi amante della cucina è un luogo di perdizione… Io lo rinominerei il labirinto del gusto perchè c’è da perdersi tra i suoi 40 foodtruck, ognuno con un offerta gastronomica diversa: dalla pasta fatta in casa ai tacos, dalla pizza alle ostriche, ma anche da falafel a salsicce e hamburger di ogni sorta. Ottimo il rapporto qualità prezzo.

STOCCOLMA

fiskopparasmorgasLISA ELMQVIST

Senza alcun dubbio metto al primo posto della mia classifica svedese questo ristorante che si trova all’interno di Hötorgshallen, lo storico mercato coperto di Stoccolma. Pesce di primissima qualità, ottimi il servizio e la presentazione dei piatti. Non potevo scegliere luogo migliore per assaggiare la fiskoppa, zuppa di pesce tipica accompagnata da ottimi crostini con salsa di aglio e avocado. Vista la qualità del pesce ho pensato che dovevo approfittarne per gustarmi anche lo smörgåsar, fetta di pane con insalata e maionese sormontato da una montagna di gamberetti. Anche questo incredibile. Conto salatino ma ne è valsa la pena…

sgombroHÄKTET

A pochi passi dall’appartamento dove alloggiavo, questo locale mi aveva attirato sin dal primo giorno: sbirciando dalla finestre mi aveva colpito l’eleganza e la raffinatezza dell’arredamento. È vero che non sempre questo va di pari passo con la qualità del cibo, ma il mio istinto mi diceva che avrei mangiato bene e così, l’ultima sera in città, l’ho passata qui, chiudendo decisamente in bellezza la vacanza. Ho assaggiato piatti di alto livello, per qualità delle materie prime, presentazione e creatività. Vi presento qui a fianco uno sgombro scottato servito su spuma di ostriche e crema di piselli, accompagnato da patate, erbette al vapore e uova di salmone. STRE-PI-TO-SO!

aringa1MATBODEN

La prima cena in città l’ho passata in questo grazioso ristorante nel vivace quartiere di SOFO, dove c’è da perdersi tra una marea di bar, locali e negozi vintage. La prima cosa che ho apprezzato è l’atmosfera calda e accogliente del locale, ideale per una cenetta intima a due. Un menù ristretto ma molto curato e dai prezzi accessibili dal quale ho scelto l’indiscussa protagonista della cucina svedese: l’aringa. L’ho gustata in un piatto freddo, marinata con aceto, rafano, foglie di alloro, pepe, zenzero e senape e accompagnata da cipolla tritata e patate lessate. Un mix di odori e sapori mai sperimentato prima e davvero eccezionale.

vetekattenVETEKATTEN

La Svezia batte l’Italia in quanto a caffeinomania. La fika (pausa caffè) è una vera e propria istituzione sociale ed è un must dello stile di vita svedese. Questa caffetteria-pasticceria molto elegante nel cuore di Normalm è il luogo ideale per una sosta rinvigorente. Attenzione però a non rischiare un’overdose di caffeina: qui infatti ci si serve in autonomia da un grande tavolo nel centro della sala pieno di caraffe di caffè bollente costantemente rifornite dai camerieri. Visto l’orario merenda potevo mai non prendermi anche un kanelbulle (rotolino alla cannella)?

bok-and-musicHEDBERGS. BOK OCH MUSIK KAFE

Stoccolma è certamente incantevole ma c’è un luogo, a 3 ore di traghetto dalla città, di cui mi ero già innamorata ancora prima di visitarlo grazie al racconto di un amico che ci aveva passato qualche giorno anni fa. Sto parlando di GOTLAND, la seconda isola più grande del Mar Baltico, meta irrinunciabile per chi come me ha una smodata passione per le atmosfere medievali. Visby, unica città dell’isola, è anche patrimonio dell’umanità dell’ UNESCO. Passeggiando per le viuzze del borgo si incontrano tanti graziosi locali, negozi e bar come questo, dove ho trascorso una pausa pranzo da favola grazie alla complicità di un arredamento originalissimo, un piacevole sottofondo musicale e la possibilità di godersi le proposte del giorno dedicandosi alla lettura di uno dei libri a scaffale. Due le portate principali, una vegetariana e una vegana, con prodotti freschi, di prima qualità e deliziose torte di produzione propria.

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